L'Associazione degli Italiani Amici della Russia esprime tutto il proprio cordoglio e vicinanza ai parenti delle vittime del grave attentato terroristico occorso al "Crocus City Hall" di Krasnogorsk consapevoli del fato che le autorità russe sapranno dare giustizia a tutti costoro.
Mese: marzo 2024
IL PRESIDENTE PUTIN NON HA SOLO VINTO LE ELEZIONI MA HA DIMOSTRATO AL MONDO INTERO CHE È L’UNICO LEADER A GODERE DI UN VERO ED AMPIO CONSENSO POPOLARE
Sono a dir poco ridicole e puerili le dichiarazioni di Washington riguardo ai risultati delle elezioni presidenziali in Russia.
Infatti, piaccia o non piaccia, alle urne, anche nelle zone devastate dal conflitto, si sono recati all’incirca il 73% degli aventi diritto, mentre qui in Occidente, Stati Uniti compresi, un elettore su 2 non va a votare.
Si pensi solo che alle scorse presidenziali del 2018, cioè prima dell’inizio della cosiddetta “Operazione Speciale”, a votare sono andati il 67,54% dei cittadini aventi diritto, i quali, a loro volta, hanno potuto dirigere le proprie preferenze su tre candidati disponibili.
Oggi, invece, i candidati erano addirittura quattro, uno più della scorsa volta.
Certo, ci sono state anche proteste, cioè chi ha scritto insulti sulle schede, o ha buttato l’inchiostro nelle urne, o ha intasato i seggi a mezzogiorno con code interminabili, ma questo, se non erro, succede anche da noi.
Quante volte gli scrutatori, aprendo una scheda in Italia, non si saranno ritrovati in mano la classica fetta di salame con su scritto: “Vi siete mangiati tutto? Allora, tjé! Mangiatevi pure questa”? Così come si saranno imbattuti nel classico cittadino che si rifiuta di ritirare la scheda e chiede che venga messo a verbale.
Ma questo, è evidente, non certifica in alcun modo che il sistema sia già bello e che morto.
Semplicemente vuol dire che c’è della gente che dissente, come è giusto che sia in ogni Paese dove è garantito il diritto di voto.
Hai voglia dunque a gridare che in Russia le elezioni: “non sono ovviamente né libere né giuste”, anche perché, sempre secondo questi detrattori: “con il voto elettronico Putin ha avuto mano libera per falsare facilmente il risultato”, quando, per altre elezioni presidenziali, quelle si falsate, c’è chi come Ashley Babbitt – sostenitrice di Trump e veterana dell’Air Force, di 35 anni d’età – durante l’assalto a “Capitol Hill”, fu freddata, come se niente fosse, da un colpo sparato alla faccia da un poliziotto.